Ingredienti per condire 6 uova di tagliatelle (ovvero 600 gr di farina): 200-300 g di strigoli lavati, 500 g di salsa di pomodoro, uno spicchio d'aglio, una cipolla medio-grande, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, parmigiano, burro, pepe, OEV.
La pasta in casa la sapete fare sicuramente meglio voi di me, quindi passo alla salsa. Tritate finemente la cipolla e uno spicchio d’aglio; io direi che si potrebbe usare anche dello scalogno che riunisce i due sapori, ma la ricetta di Vincenzo non lo contempla. Fate soffriggere il tutto in una pentola. Nel frattempo avrete sfogliato gli striduli e avrete lavato le foglie con cura. Tutte le volte che userete erbe dei campi, dovrete essere più accurati del solito nella loro pulizia. Primo per eliminare eventuali parassiti che si annidano nella pianta, secondo per scartare le eventuali piante intruse, che nella fretta della raccolta potreste avere messo insieme alle erbe buone. Frammenti di foglie non chiaramente riconoscibili vanno sempre scartati. Ecco, una volta fatta l’operazione mettete le foglie lavate nel soffritto, fatele appassire per qualche minuto e aggiungete mezzo bicchiere di vino, sfumato che sia il vino, aggiungete la salsa. Va bene una passata, ma anche dei pelati tritati e anche dei pomodori ben maturi, spellati e tritati finemente. Salate e lasciate cuocere fino a che il tutto non giunge (20 minuti circa) a cottura. Deve accogliere tagliatelle, quindi la salsa dovrà essere non troppo secca; a quest’uopo poco prima di condirci le tagliatelle, aggiungetevi una noce di burro per renderla più ounteuse e mitigare il forte sapore degli striduli. Scolate le tagliatelle, condite con salsa e parmigiano e abbondante pepe.
Considerazioni
Alcuni sconsiderati mettono anche pancetta nel soffritto iniziale. In altri periodi della vita avrei plaudito a questo gesto. Ora sono per sapori più definiti, meno compositi e la pancetta mi sembra superflua; dovendo proprio aggiungere degli acidi grassi insaturi alla ricetta, preferisco quindi consigliare il burro finale.
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