martedì 6 settembre 2011

Petto d’anatra con fichi caramellati

Ingredienti (x 4): un petto di anatra di circa 600 gr, 12-16 fichi bianchi, 2 cucchiai di miele (non caratterizzato, va bene anche millefiori), Timo, Salvia, un bicchiere di passito di Pantelleria (qualunque buon passito o vin santo o perfino Porto andrà benissimo), un cucchiaio di aceto balsamico, OEV, pepe, sale.
Fate marinare per un paio d’ore il petto nel passito con salvia, timo, miele (fate sciogliere bene nel vino) e pepe.
Cuocete in una padella antiaderente il petto, cominciando dalla parte della pelle in modo da renderla ben croccante. Rigirate e salate dopodiché avete due possibilità: trasferire il petto in una teglia e poi metterlo al forno a circa 200 °C per una quindicina di minuti o incoperchiare la padella e mantenerlo sul fornello a fuoco basso per qualche minuto in più. Esistono degli estremisti del petto d’anatra al sangue a cui non appartengo, ma certo l’importante è che il petto non cuoccia troppo, diventando stoppacioso ma rimanga ben rosato nel centro. Cotto che sarà il petto, mettetelo su un tagliere a ridistribuire i propri succhi interni; nel mentre getterete gran parte del grasso di cottura e in quel cucchiaio che ne lascerete, metterete a cuocere i fichi. Dopo 5-6 minuti aggiungete la marinata del petto e fate cuocere per altri 5 minuti. Togliete i fichi, aggiungete l’aceto balsamico (un poco di acidità in tanto dolce ci vuole) e tenete in caldo la salsa che così continuerà a restringersi fino a diventare quasi sciropposa. Tagliate a fette il petto disponendolo su un bel piatto da portata. Sistemate i fichi intorno e servite la salsa a parte insieme a patate arrostite al timo e magari caramellate con un poco di miele al forno.
Considerazioni
Il vostro cardiologo, più che il vostro cuoco deve decidere il fato del grasso dell’anatra, un vero concentrato di colesterolo e trigliceridi con grassi insaturi. Se lui (il cardiologo) è un incosciente o un ignorante e vi darà quindi il permesso di usarlo, usatelo per saltarvi delle patate precedentemente sbollentate con la buccia, poi sbucciate e tagliate in grossi spicchioni oppure lasciatele intere e con dei tagli orizzontali. A metà rosolatura aggiungete uno spicchio d’aglio e qualche rametto di timo e un cucchiaino di miele sciolto in acqua sopra ogni patata. Servitele come contorno del petto d’anatra.
La seconda considerazione riguarda i fichi. Metterli interi o in quarti? Se piccoli e selvatici, come questo blog impone, direi interi. Atrimenti se grossi e un po’ fresconi presi in un negozio, tagliati in quarti in modo che si caramellino meglio durante la cottura.

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