martedì 9 giugno 2020

Ratafià di Visciole

Non so dove abbia preso la ricetta mia moglie Annele. Io ve la ripropongo così come lei me l'ha detta.


Prendere 500 gr di visciole, non staccate loro il picciolo e mettetele in un barattolo adeguato.





Aggiungete pari peso di vino rosso, che sceglierete robusto, tanninico e di color rosso scuro. Annele ha scelto un Montepulciano d'Abruzzo di buona gradazione (13°) e di sapore deciso. Io, che sui vini sono meno parsimonioso, sarei andato a cercarlo più a nord tra i nebbioli e barbareschi.

Chiudete il barattolo e fatelo maturare al sole per 40 giorni. Numero magico di tutti i liquori.
Spremere il macerato attraverso una chinoise o qualche cosa che gli assomiglia e per ogni litro che otterrete, aggiungete almeno 300 ml di alcool da liquori (96°) e 30 grammi di zucchero (Fate voi gli adeguati conti).
Filtrare, imbottigliare e lasciar riposare per almeno un mese al buio. 
Alla fine servitelo in bicchieri adeguati e accompagnateci dolcetti e chiacchiere rilassate di donne in vena di confidenze. 


PS: Nella foto di sinistra, potete vedere mio suocero che chiamava questo genere di liquore "Sangue Morlacco". Ricordo che a tale proposito raccontava una strana storia nella quale c'entrava l'Accademia di Livorno, la sua città natale Pescara e, credo, D'Annunzio. 

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