sabato 10 maggio 2014

Pimpinella romana (Famiglia Apiaceae)

La pimpinella (Tordylium apulum, L. e Tordylium officinale, L.) è stata un rompicapo per me e per il mio collega botanico, Alessandro Travaglini, che spesso disturbo per cercare di chiarire i miei dubbi sistematici. è stata un rompicapo perché la pimpinella, principessa di ogni misticanza che si rispecchi, lei che da un caratteristico odore canforato al concerto di sapori primaverile, beh lei NON è una pimpinella in senso stretto ricadendo queste nella medesima famiglia (Apiaceae, in buona compagnia con anice, prezzemolo e carota) delle "vere" pimpinelle, ma in tutt'altro genere, Tordylium e non Pimpinella. Ma lasciamo queste diatribe a chi ne sa più di noi e andiamo a descrivere la (le) piante che noi qui a Roma e dintorni chiamiamo pimpinella e che d'ora in poi io chiamerò pimpinella romana.
La pianta di solito forma una rosetta al suolo da cui si dipartono dei rami che raramente superano i 10-20 centimetri











 Le foglie sono leggermente pelose e pennate, con le foglie più basse ovale con segmenti dentati, e le foglie superiori con segmenti lineari. Ha 2-8 raggi primari. 






I fiori marginali hanno ciascuno 1 petalo bianco, allargato e profondamente bilobato. Le brattee e bratteole sono lineari a lungo sottolineato con la diffusione peli. Il frutto è orbicolare e appiattito, e di solito è di 5-8 millimetri.









2 commenti:

  1. i nomi volgari non si usano mai per identificare una pianta, la pimpinella del detto non è una Apiacea ma Sanguirba minor o come si chiama ora Poterium sangusorba, così si fa solo confusione

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  2. Ringrazio Unknown (certo firmare l'intervento avrebbe dato più autorevolezza allo stesso) per aver posto il problema dell'uso dei nomi volgari nel denominare le piante. Lo faccio in quasi tutti i post e in quasi tutti i post mi limito a citarne solo alcuni dei molti. Questo si genera confusione. Proverò a sottolineare, di volta in volta che la determinazione volgare dell'erba è mia e solo mia interpretazione. Anche per quanto riguarda lo specifico, ovvero considerare la "pimpinella" della tradizionale misticanza romana come Tordylium apulum, ammetto di non poter esserene certo. Sono un parvenu della etnobotanica e di fronte a pareri di chi ne sa più di me sono pronto a rimangiarmi tutto. La mia idea di pimpinella romana si basa su ciò che ho appreso da qualche contadino dell'Agro, e sull'osservazione delle misticanze in vendita (ahimè, sempre meno spesso) sui banconi dei mercati di Trionfale e Piazza Vittorio, dove di P. sangusorba non c'è traccia e di T. apula se ne trova a iosa. Già che ci sono, vorrei aggiungere che questa ottima erba edule che, a torto o a ragione, reputo esser pimpinella, è anche chiamata ombrellino pugliese.
    Ringrazio Unknown anche per un altro spunto: possibile che di fronte a una tastiera, commentando un argomento diciamo "non di punta", in un blog diciamo "non tenuto da un influencer di prima fila" non si riescano a usare quei modi pacati che sicuramente tutti i nostri genitori ci hanno insegnato? Se mi avesse incontrato a una cena o a un parco, Unknown si sarebbe espresso così come ha fatto davanti alla tastiera?

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