Si tratta di una rielaborazione di ricette molisano/pugliesi in molte delle quali i cardoncelli previamente lessati, vengono aggiunti a capretto stufato in pentola. Quindi il tutto è mantecato con una salsa a base di pecorino e uovo battuto. Il piatto è tipico della Santa Pasqua perché solo in quel periodo è possibile reperire la materia prima. Non ho mai mai assaggiato questo piatto, ma ho mangiato qualche cosa di simile in Grecia, dove la salsa Uovo e limone (ma senza formaggio) si chiama Salsa Avgolemono e anche qui da noi ricordo che mia madre in qualche pranzo Pasquale ci ammanniva abbacchio carciofi in salsa d'uovo e limone.
Comunque bando alle ciance, procuratevi una chilata di cardoncelli, due uova, 80 grammi di parmigiano o pecorino (il grado di "forza" del pecorino da usare dipende da voi) e tanta sacrosanta pazienza. Pazienza che vi servirà a pulire i cardi dalle loro foglie e spine e possibilmente di qualche filamento e pellicola membranosa. Ma, come vedrete, le foglie non sono molto fibrose. Alla fine della pulizia quello che otterrete è circa questo:
Dividete ogni stelo in tronchetti di circa 8 - 10 cm e lavateli in acqua con poco bicarbonato (dicono che ammorbidiscono i gambi, ma secondo me se ne può fare a meno).
Bollire in acqua leggermente salata per circa mezz'ora. Scolate e lasciate raffreddare.
Ultimo atto, mettere sul fuoco una padella con poco olio (se volete una piccola noce di burro) e saltate gli steli fino a che non perdano buona parte dell'umidità. Aggiungete quindi la salsa composta dal formaggio grattugiato e due uova ben sbattute insieme. A questo punto, evitate la frittata ritirando la padella dal fuoco e girando il composto in modo continuo.
Servire immediatamente.